Per quanto infinito e sempre possibile, anche il male è una cosa piccola.
Tutto il male è perdonabile.
Tutto il male è irreparabile.
Può il male confrontarsi con l’immisurabile? E il male, si può misurare?
Bestemmiare è mettere a confronto termini imparagonabili. Ad esempio, è rifiutare la gratuità e la gratitudine di un gesto, per rinvenirvi un calcolo nascosto, un possesso.
Bestemmiare è confondere il male con il bene.
Bestemmiare è dire la verità.
Si possono classificare i mali, le colpe, i peccati, le pene. Si può decidere la quantità del male. Si possono elencare i motivi del male. Si può rispondere al male con la giustizia.
Ma tutto il male è irreparabile.
Tutto il male è una cosa piccola, umana.
(Suggestioni tratte da Riccardo di San Vittore, Sulla blasfemia, a cura di Manlio Della Serra, con un testo inedito di Ivano Porpora, Armillaria, 2016. Il titolo è una citazione estrapolata da p. 39, capitolo III)